Quando e quanto postare su linkedin

Quando e quanto postare su Linkedin è una delle prime domande da farsi per impostare un piano editoriale corretto. Decidere di volta in volta di condividere contenuto, senza una strategia alla base, è un errore, ci sono cascata io e lo vedo fare ancora spesso da tante persone. All’inizio è un errore che facciamo un po’ tutti, ci si fa prendere dall’ansia di dover pubblicare, un timore da cui, come vedremo più avanti, non dobbiamo farci tormentare.

Perché è importante creare un piano editoriale su Linkedin?

Se posti random, senza una scaletta o un piano editoriale, non ti stai preoccupando a sufficienza del target che vuoi intercettare e degli obiettivi che vuoi raggiungere con la tua attività su Linkedin. Ottenere like, condivisioni e commenti, non deve essere il tuo obiettivo primario, sì hai capito bene. Il tuo obiettivo è aumentare la portata organica dei tuoi post, facendo sì che più persone ti vedano, intercettando utenza profilata e in target. Cosa significa?
Te le spiego subito: se condividi la foto della nazionale che vince gli europei, con una frase incoraggiante, otterrai un engagement che è relativo alla notizia e un interesse che è lontano dalla tua sfera professionale; se condividi un post con la news relativa a una nuova misura agevolativa, con un commento interessante fatto perché lavori in questo settore, sarà più difficile suscitare engagement emozionale…ma di sicuro attirerai l’attenzione di chi è interessato a quell’argomento. Quindi impara a contestualizzare sempre ogni cosa, riportando l’attenzione al tuo ambito professionale.

quando e quanto postare su linkedin

Inoltre, devi considerare un aspetto che molti sottovalutano, creare contenuto di qualità è un lavoro faticoso che richiede energie; quindi devi pensare a un palinsesto di lunga durata, con uscite calendarizzate, solo così puoi evitare di perderti lungo la strada.

Quanto si deve postare su Linkedin?

Il tuo piano editoriale deve considerare le risorse di cui disponi in termini di tempo e materiali, e su quello puoi costruire un piano editoriale sostenibile, che sia duraturo nel tempo. Questo aspetto è molto importante anche nello scegliere il social, ci sono piattaforme come Instagram e Facebook che si nutrono di contenuti sempre nuovi, l’aspettativa di vita alla nascita di un singolo post – come amo definirla per analogia con la metrica demografica – è molto bassa, dai 15 minuti all’ora, ed è fondamentale “sfornare” contenuti nuovi con più frequenza.
Su linkedin fortunatamente, ancora per ora, i contenuti continuano a vivere per 4/5 giorni, il che significa che l’algoritmo “dedica molto tempo ai nostro contenuti”, un aspetto fondamentale su cui torneremo a breve.
Per quanto riguarda la frequenza di pubblicazione potrei darti delle stime standard, da 2 a 4 post per i profili personali, mentre per le pagine aziendali occorre capire lo scopo e la tipologia di approccio. Ma c’è sempre un ma, se torniamo al discorso iniziale, non serve postare quando non si ha nulla da dire, occorre fare i conti con la nostra capacità di produrre contenuti e con il nostro budget view!

Quanto tempo ci dedica l’algoritmo di Linkedin?

Mi occupo di SEO e quando ottimizzo i contenuti di un sito, sto molto attenta a non sprecare il crawl budget, che può essere tradotto con il tempo che il motore di ricerca “dedica” alla scansione del mio sito. So bene che non devo fargli perdere tempo, se spreco il tempo facendogli “guardare” pagine o articoli poco interessanti, non avrà tempo per raggiungere le pagine nuove o per me più strategiche.
In un modo un po’ diverso ma concettualmente simile, anche linkedin ha il suo budget view, traducibile con il tempo che l’algoritmo dedica ai tuoi contenuti. È risaputo che se un post sta andando bene, pubblicarne subito un altro, è come “ammazzare” la portata organica del primo; di fatto abbiamo chiesto a linkedin di spostare l’attenzione da noi stessi…insomma ci stiamo cannibalizzando e facendo concorrenza da soli. Chiaro?

Quindi considerato che il tempo che l’algoritmo di Linkedin riserva a noi tutti non è infinito, se postiamo continuamente rischiamo di “erodere” la quantità di attenzione che Linkedin dedica ai nostri post.

Quando postare su Linekdin?

Anche qui non esiste una formula perfetta, ma occorre analizzare i post per capire quando i tuoi collegamenti interagiscono maggiormente. Di sicuro, a differenza di Facebook e Instagram, Linkedin è considerato un social professionale, e anche in orario d’ufficio non è raro che venga usato e consultato, inoltre la pandemia ha sparigliato un po’ le carte. La realtà è che la fascia 7.30 – 8.45 resta sempre una delle più sicure così come postare nei giorni lavorativi. Se però andate più a fondo vi accorgerete che Linkedin funziona bene anche nei weekend, non ti resta che testare!

L’importanza dell’analisi degli insight

Postare senza un piano editoriale è inutile quanto postare senza anlizzare gli insight dei vostri post. E per insight non mi limito a parlare di like, share e commenti. La reach organica del post è quella che conta, ovvero il numero di persone che raggiungete. C’è chi sostiene che un post che funziona raggiunge almeno il numero dei collegamenti di primo livello e spesso i like non vanno di pari passo con un aumento di visualizzazioni, ci sono post che a parità di like o commenti, registrano un divario di visualizzazioni notevole.

Vi consiglio di fare un file excel e tenere traccia della tipologia di post, reach organica, data, ora e engagement ottenuto!

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