Capita fin troppo spesso che la pagina aziendale non venga creata dal titolare ma da un dipendente, un tirocinante o anche un consulente esterno – ci capita di crearne molte nell’arco dell’anno per i nostri clienti –, se però chi ha creato la pagina aziendale non si cura di aggiungere come amministratore di pagina anche il titolare, ecco che in futuro potrebbero crearsi dei problemi.
Google My Business: perché non potete farne a meno, soprattutto se siete un hotel!
È il gigante tra i motori di ricerca, tanto potente e conosciuto che più che cercare qualcosa oramai si “googla…”; che siano query navigazionali o transazionali poco importa, ci rivolgiamo sempre a lui per avere risposte come fosse un oracolo prodigioso da consultare.
Di cosa parleremo in questo articolo
Google ci legge nel pensiero
E il gigante non si tira mai indietro, ci completa le frasi ancora prima che finiamo di digitare la nostra richiesta (avete visto Ralph Spacca Internet…l’omino del servizio Le so tutte è davvero esilarante), ci suggerisce varianti correlate nel caso non fossimo del tutto certi di ciò di cui abbiamo bisogno, sceglie per noi quali annunci a pagamento potrebbero rispondere meglio alle nostre richieste e di solito ci fa trovare quanto ci serve già nella prima pagina (sì…sorpresa, comparire in seconda pagina su Google non serve a nulla…).
L’importanza delle recensioni
Niente di più strano quindi che le persone interagiscano con Google anche in altri modi, condividendo contenuti ma soprattutto recensioni. E qui viene il bello, perché al contrario di quanto si possa pensare, nel 2018 il colosso di Mountain View ha conquistato la leadership nel mercato, davanti ai più conosciuti TripAdvisor e Booking, totalizzando ben 30.1 milioni di recensioni e un database di strutture ricettive al mondo davvero impressionante. A dirlo lo studio che Ravinate ha pubblicato lo scorso aprile: il Global Hotel Reputation Benchmark Report.
Questo sorpasso è molto significato ma soprattutto dovrebbe provocare dei cambi reali nella strategia digitale delle attività commerciali, in primis nelle strutture ricettive. Come local guides di Google, mi diverto moltissimo a condividere fotografie e scrivere recensioni sulle attività sperimentate; come digital strategist mi piange sempre un po’ il cuore vedere che i proprietari delle strutture che si affannano a monitorare i pareri dei clienti su TripAdvisor o Booking…snobbino Google. Quando riesco e ritorno a far visita, chiedo sempre il perché e quasi sempre la risposta è che non sono a conoscenza di questa funzionalità.
La scheda di Google My Business, questa sconosciuta
La vedete quella scheda che vi compare quando fate una ricerca su Google relativa a un’attività commerciale? Quella è la knowledge info Google My Business, è un servizio gratuito, è sufficiente avere una gmail per configurare quella della vostra attività (o rivendicarla se qualcuno l’ha già aperta per voi). Una volta avuto l’accesso potete personalizzarla, inserire informazioni, orari, servizi e controllare tutto quello che si dice in rete di voi…comprese le recensioni – un consiglio, rispondete sempre a tutte, positive e negative, l’assenza di comunicazione tende a essere colmata da supposizioni quasi sempre poco produttive per il proprio business –; potete addirittura consultare le statistiche per capire quanto siete stati cercati sulla rete di ricerca di Google o su maps, da che dispositivo, ecc.
Non dimenticate che questa scheda è integrata con il sistema di ricerca e Google tenderà a premiare i siti che ne curano le informazioni, migliorando il vostro ranking e innestando un vero circolo virtuoso.
Conclusioni
Riepilogando, se siete un’attività commerciale, soprattutto un hotel…correte a rivendicare la vostra scheda Google My Business.
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